Qesto è il peggiore giorno della mia vita.
Brooklyn, asfittico interno borghese: grandi finestroni, parquet, tappeti, libri d’arte, tulipani. La media borghesia incontra l’alta borghesia.
I coniugi Longstreet, padroni di casa, aspettano i Cown…. I loro figli adolescenti si sono picchiati nel parco e loro hanno deciso di risolvere civilmente la questione. Così passando da una fetta di torta ed una tazza di caffè, ad un più autentico whisky e sigaro, le due coppie si studiano, si confrontano, si scontrano.
Polanski porta sullo schermo la piece teatrale di Iasmina Reza chiudendo in un salotto tre premi oscar ed un aspirante tale, per confezionarci un lungo litigio in tempo reale. Il risultato è puro esercizio di stile e gli attori, neanche a dirlo, sono bravissimi(io ho preferito su tutti Christofer Waltz)…tuttavia non c’è sorpresa e la prevedibilità e la noia regnano sovrane. Il film, infatti, è freddo, senza essere né cattivo, né pungente e l’ipocrisia che aleggia nel salotto per tutta l’interminabile discussione che coinvolge i personaggi, è la stessa che percepisce lo spettatore, difronte all'operato del regista.
Il film lo consigliamo: agli estimatori del regista, a quelli che hanno un figlio pazzoide ed ai dentisti(due incisivi rotti sono sempre una bella notizia).
Il film lo sconsigliamo: a quelli che credono nel dio della carneficina, agli scrittori di un libro solo ed a tutti gli attivisti delle “buone cause”.
Lallix