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martedì 15 marzo 2011

il cigno nero

Il cigno nero. Un film di Darren Aronofsky. Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder. Sebastian Stan. Titolo originale Black Swan. Thriller, durata 110 min. - USA 2010. - 20th Century Fox

L’unico vero ostacolo al tuo successo sei tu. Liberati da te stessa. Perditi, Nina.

New York City Ballet, parquet, specchi, sbarre, corpi flessuosi segnati dal sudore, dalla sofferenza e dal sacrificio. Thomas Leroy, il direttore della compagnia di ballo ha deciso di allestire una nuova versione del Lago dei Cigni.

Nina è algida, eterea, ha talento ed una tecnica eccellente. Nina coltiva il sogno della sua vita, il ruolo del cigno. Lei è perfetta per poter portare sulla scena Odette, ma dovrà trovare in sé la passionalità, l’ardore e la malvagità per poter interpretare anche Odile, il cigno nero. Intrappolata in un’infanzia infinita, di cui è custode una madre frustrata, farà di tutto per diventare quel che Leroy le chiede. Scoprirà il suo lato oscuro ed otterrà il sospirato ruolo.

La sera della prima segnerà il trionfo di Nina, capace di racchiudere, nella sua superba interpretazione, la purezza e il candore, ma anche la perversione e la perfidia.

Dubbi, angosce, deliri onirici, sdoppiamenti di personalità, allucinazioni, desideri, passioni, sesso, sogni, proiezioni della realtà, paure, insomma un trolley meraviglioso per Freud. Il film che ha avuto una gran quantità di premi (anche se me ne sfugge il motivo)è ben fatto e con la sua atmosfera claustrofobica riesce abbastanza a tener viva la tensione, però è freddo e prevedibile, insomma il classico suppostone americano.

Il film lo consigliamo agli schizzofrenici (anche senza TSO), alle acque chete, alle ballerine, a tutti coloro che hanno un animo diviso a metà (una roba tipo dionisiaco/apollineo), alle estimatrici di Vincent Cassel(invecchia bene).

Il film lo sconsigliamo alle mamme frustrate e a chi vive sulle punte.   

  Fa curriculum. Lallix

domenica 13 marzo 2011

Another Year

Another Year.
GENERE: Commedia, Drammatico ANNO: 2010 DATA: 04/02/2011 NAZIONALITÀ: Gran Bretagna REGIA: Mike Leigh.CAST: Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen, Peter Wight, Oliver Maltman, David Bradley.
Non sempre la vita è generosa.
Londra, villette a schiera con giardino ben curato. Quadro di un interno di famiglia allargato. Un altro anno e quattro stagioni che si susseguono, scandite dai prodotti dell’orto. Per ciascuna un trancio di vita. Si parte dalla primavera.
Gerri e Tom sono un’affiatata coppia che vive insieme da quarantanni, lei è una psicologa, lui un geologo, si amano, si comprendono, hanno gli stessi interessi: cucinano, ricordano, parlano, coltivano l’orto. Tutto intorno un universo piccolo, del quale sembrano occuparsi con infinita abnegazione.
Mary, segretaria nella clinica dove lavora Gerri, è una donna ancora bella che vede il suo corpo spegnersi senza carezze, con l’unico calore che le arriva dal fondo del bicchiere…Cerca lo sguardo e la complicità di uomini più giovani e si illude(sempre meno) di aver diritto ad un futuro. Ken, amico di Tom, anche lui solo, è alle soglie della pensione, senza affetti e senza più prospettive, se non quelle alcoolico alimentari. Joe, figlio trentenne della coppia è un avvocato dei poveri, che dopo aver tanto aspettato, incontrerà l’amore fidanzandosi con Katie, terapista per anziani. Il fratello di Tom rimasto vedovo all’improvviso è inerme dinanzi ad un figlio aggressivo e senza parole dinanzi al resto del mondo.
Su tutta questa disperazione e solitudine Tom e Gerri aleggiano con la loro melassa(biologica) di perfezione e finta bontà da sinistri radical chic. Ci dispiace per il bravo M. Leigh, ma il film è irritante, i personaggi sono insopportabili, i protagonisti sono autoreferenziali ed hanno l’empatia delle Montagne russe che dire ancora…. da due che si chiamano Tom e Gerri ci si aspetta, non dico, la simpatia ma almeno un po’di leggera e perfida ironia.
Il film lo consigliamo ai professionisti del politicamente corretto, a quelle che “sai stasera devo uscire con la Gina… poverina è tanto giù”, a quelli che hanno un compagno di cui si lamentano con i loro amici che, loro malgrado, sono disperatamente soli; a quelli che chiacchierano ore con i loro amici senza porsi il problema di se questi sono felici, a quelli che le vere soddisfazioni della vita sono…i pomodori coltivati nel proprio orto, a Giuliano Ferrara perché sono queste idee della sinistra che fanno vincere le elezioni al Cavaliere.
Il film lo sconsigliamo ai malati di solitudine, agli amici di Bacco, ai consumisti sfrenati, a tutte quelle ragazze vintage sopra i cinquanta che vivono attaccate al collo…di una bottiglia!      
  Fa curriculum.

Lallix