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martedì 22 febbraio 2011

IL PADRE E LO STRANIERO

IL PADRE E LO STRANIERO.
    Una Roma diversa dai contorni mediorientali…
Diego(Alessandro Gassman) è un triste impiegato ministeriale alle prese con un matrimonio minato dalla difficoltà e dal dolore per un figlio disabile.
Walid(Amr Waked) è un misterioso ed affascinante uomo d’affari siriano, anche lui con un piccolo bambino malato.
Il destino(e forse non solo quello) farà incontrare i due uomini nel centro specializzato dove portano a curare i loro figli, ne nascerà una profonda amicizia ma anche un confuso intrigo internazionale tra servizi segreti, bombe ed improvvise sparizioni.
Il film tratto da un romanzo di Giancarlo Di Cataldo è un racconto sulla diversità, quella dello straniero e quella di un bambino disabile. Ricky Tognazzi descrive il percorso umano che porta alla conscenza/amicizia con un siriano e quello assai difficile che porta dell’accettazione di un figlio disabile ed alla capacità di un amore più grande e sofferto....ma lo fa senza nessuna originalità tra massime di spicciola saggeza mediorientale e cinismo occidentale.
Il risultato è un polpetta di luoghi comuni e buoni sentimenti.
Il film lo consigliamo alle donne affascinate dalla fotografia….e dal canone estetico(i due protagonisti fanno decisamente sangue!) a quelli che soffrono di insonnia e che per dormire hanno bisogno della poltrona del multisala, a quelli che devono espiare un piccolo peccato.
Il film lo sconsigliamo a tutti gli altri soprattutto, se hanno avuto una dura giornata di lavoro.  
  Fa curriculum.

Lallix

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