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venerdì 16 aprile 2010

Basilicata coast to coast

Basilicata coast to coast.
REGIA: Rocco Papaleo SCENEGGIATURA: Rocco Papaleo, Valter Lupo ATTORI: Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Claudia Potenza. Italia 2010 GENERE: Commedia, Musical DURATA: 105 Min.
La Basilicata esiste, è un po’ come il concetto di Dio, ci credi o non ci credi.
Sospesa tra tacco e punta, tra Calabria e Puglia nel profondo Sud senza mafia e senza camorra…. si staglia la Basilicata, terra di due mari e dei due nomi, dimenticata ed abbandonata.
Nicola è un insegnante di matematica un pò spento, leader di un gruppo musicale fatto più di amici che di musicisti veri: Salvatore (alla chitarra) ha smesso di frequentare l’università ed aiuta la madre nel negozio, Franco(contrabbasso) ha smesso di parlare per amore ed intaglia mobili, Rocco(al fodero della chitarra/percussioni) non ha ancora smesso il suo sogno di pseudo-divo televisivo.
La goliardica comitiva si iscrive al festival musicale di Scanzano Jonico così, dato al gruppoun nome adeguato “Le pale eoliche” decide, per dare maggior rilievo all’impresa, di raggiungere la meta a piedi. A filmarli Tropea (Giovanna Mezzogiorno), giornalista apatica e incazzata (per fortuna, stranamente non urla….anzi ad un certo punto canta) di una televisione parrocchiale.
Il viaggio dal Tirreno allo Jonico sarà l’occasione per riscoprire la propria terra e le proprie radici, per ritrovare se stessi, i propri sogni e la possibilità di realizzarli.
Papaleo con questo “easy raider” in salsa naturalista e terrona confeziona una commedia simpatica e divertente che fa venir voglia di regalarsi una vacanza nella periferia mediterranea.
Il film lo consigliamo ai viaggiatori, a quelli che amano la propria terra e le sue tradizioni, ai sognatori(anche di sogni possibili), agli estimatori dell’aglianico e del pane e frittata, a mia madre regina indiscussa della frittata di broccoli, a chi nel proprio DNA ha il sole del sud, alle donne perché Alessandro Gassman incarna perfettamente l’ideale greco del “calòs cai agatòs” calòs soprattutto(che fosse una tastiera greca…).
Il film lo sconsigliamo a quelli che sono tutti verdi(nel senso padano del termine)a quelli poco contemplativi, ai turisti da resort a cinque stelle, a quelli che confondono briganti e rivoluzionari, a quelli che non sanno “chi non sono e cosa non vogliono”.  

INTERESSANTE

Lallix

1 commento:

  1. Io aggiungerei una delle frasi:"non abbiamo scoperto chi siamo,ma abbiamo capito cosa non siamo".

    Patrizio Mazza

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