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venerdì 16 aprile 2010

Crazy Heart

Crazy Heart.

“Se avessi una sorella epilettica le faresti fare la cubista”.
Texas, New Mexico, Arizona, periferie desolate, lunghe strade dritte e deserte, il sole alto ed un pickup dal colore indefinito e dalle pessime prestazioni, corre verso un luogo sconosciuto, ma noto, simile ad altri, brutto e insignificante.
Bad Blake ha più di cinquanta anni, i capelli brizzolati, un viso profondamente segnato dalla vita ed un’andatura oscillante. La bottiglia di wisky, le sigarette e la sua chitarra sono i suoi compagni di viaggio. E’ un cantante country, in gioventù ha avuto successo, poi poco alla volta e senza che se ne rendesse conto è arrivato il declino.
Ora per sopravvivere è costretto ad esibirsi in locali di quarto ordine, trascinando la sua esistenza tra una sbronza e l’altra, tra stazioni di servizio, bowling e squallidi motel.
L’incontro casuale con una giornalista di provincia darà nuovo impulso alla sua vita….l’amore non trionferà ma Bad, grazie anche all’aiuto del suo ex pupillo Tommy, avrà altri momenti di gloria.
Il film scorre abbastanza veloce, malgrado facili sentimentalismi e moralismi vari…ma il merito è tutto nell’interpretazione autentica e travolgente di Jeff Bridges.


Il film lo consigliamo agli appassionati di musica country, ai redenti e a quelli che “ci vediamo da Mario prima o poi”.
Il film lo sconsigliamo a chi non ama i cow boy ed ai salutisti, perché Bad Blake è il trionfo del politicamente scorretto.

INTERESSANTE
Lallix

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