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venerdì 13 gennaio 2012

La Talpa

La talpa.
Ho conosciuto molti Bill, tutti bravi ragazzi.
Primi anni settanta. Atmosfere cupe, fumose, ingiallite. Nulla è ciò che sembra. Intrighi, intrecci complessi. Londra, l’Europa hanno paura. Gli anni sono quelli della Guerra Fredda.
Ai vertici dei servizi segreti inglesi c’è grande agitazione a seguito di una fallimentare missione in Ungheria, il capo, Controllo, viene epurato e con lui anche il fedele Smiley. E sarà proprio a lui, richiamato in segreto in servizio, che verrà affidato il compito di proseguire l’indagine iniziata dal suo capo e di scoprire chi tra i sospettati, soprannominati da Controllo:Lo Stagnaio Il Sarto, il Soldato e il Povero, è la spia filosovietica che da anni opera all’interno del Circus.
Lo svedese Alfredson porta sullo schermo il famosissimo libro di le Carrè con uno stile sobrio, alle volte anche lento, ma elegante ed efficace e con un cast di attori bravissimi, regalando umanità a questi personaggi grigi e ricreando l’ambiente di quegli anni con quella aura di ambiguità e di attesa che li caratterizzava. Bravissimo su tutti Gary Oldman capace di annullarsi totalmente per trasformarsi nell’apparente, insignificante, burocrate dello stato.
Il film lo consigliamo a coloro che hanno amato il libro, a coloro che amano discutere del film quando escono dal cinema, ed a coloro che non amano i film di cassetta.
Il film lo sconsigliamo a stagnaii, sarti, soldati e poveri, a quelli che amano agenti “con licenza di uccidere”, alle ragazze vintage con negli occhi ancora Oldman dei tempi di Dracula o del poliziotto corrotto di Leon.
Da non perdere

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